Durante il Ricoh Women’s British Open a Carnoustie si è verificata una situazione particolare che ha coinvolto la giocatrice americana quattro volte vincitrice del LPGA tour, Angela Stanford.
Durante la trasmissione in diretta sulla BBC, si vede la giocatrice effettuare il secondo colpo alla buca 18 e la sua palla sembra che rotoli verso la recinzione metallica che definisce il fuori limite sul lato sinistro della buca. In effetti, essa si ferma contro uno dei supporti di ferro della recinzione con una piccola parte della palla che sporge verso il campo. Grazie ad uno dei cameramen presenti sul posto, si poteva notare che, sebbene la palla fosse in campo per una minima parte, se la Stanford avesse optato di giocare la palla, avrebbe avuto un colpo sicuramente non facile, magari avrebbe dovuto prendere lo stance contro la staccionata e probabilmente avrebbe colpito la palla con la punta del putter per mandarla verso la buca.
La giocatrice, intanto, è ripresa mentre gioca un’altra palla che termina in green.
Arrivata sul posto, la Stanford si trova di fronte ad una situazione diversa da quella che era apparsa sul video pochi minuti prima: si nota chiaramente che la palla della giocatrice si era mossa misteriosamente in avanti di qualche centimetro e che non giaceva contro il supporto della recinzione, bensì adesso era visibilmente in campo. Era abbastanza ovvio che qualcuno avesse calciato la palla della Stanford, indubbiamente per cercare di favorire la giocatrice evitando che la sua palla fosse giudicata fuori limite. Nel far questo, però, colui che ha agito in favore della giocatrice non ha pensato che la posizione della palla della Stanford era stata peggiorata, in quanto la giocatrice non avrebbe avuto possibilità di effettare il backswing e non avrebbe potuto ovviare all’interferenza con la recinzione del fuori limite senza penalità. Sul posto, Angela Stanford viene informata dell’accaduto e da ciò deriva quindi un inevitabile ritardo, visti coinvolti gli spettatori, i marshall, i caddies e il Rules Official per cercare di carpire tutte le informazioni possibili che potessero determinare l’originale posizione della palla.
Andrew Cotter, presentatore della BBC, testimone dalla cabina di trasmissione di quanto accaduto e della posizione originaria della palla di Angela Stanford, viene chiamato sul posto per confermare che la palla della giocatrice era stata mossa e per dimostrare dove essa fosse originariamente.
Nonostante la descrizione accurata di Cotter, la palla della Stanford viene ripiazzata dalla giocatrice seguendo le indicazioni del Rules Official, in un punto diverso da quello originario e cioè qualche centimetro più avanti del supporto metallico della recinzione, in poche parole una via di mezzo tra il punto originario e quello dove la palla si era fermata dopo essere stata mossa dallo spettatore.
A questo punto la situazione diventa assurda quanto ancora più complessa, poichè viene evidenziato che, quando la giocatrice dopo aver effettuato il colpo ha visto il marshall sbracciarsi, ha pensato che la palla fosse fuori limite, quindi ne ha messo un’altra in gioco senza dichiarare che fosse una provvisoria. La seconda palla era quella che la Stanford aveva mandato in green. Riluttante, la Stanford ammette che il caso era andato proprio in questo modo e qualcuno si è chiesto anche il motivo del perchè tanta perdita di tempo nel determinare la posizione della palla originaria dell’americana, visto che poi sarebbe stata irrilevante data la situazione.
La stranezza finale giunge quando il Rules Official viene richiamato dal caddie della Stanford per confermare se il quarto fosse il colpo successivo della giocatrice, cosa che egli afferma, ma in realtà la palla giaceva in green già con il quarto colpo ( 1- tee shot, 2-colpo vicino alla staccionata, 3- penalità per colpo e distanza, 4 – colpo in green).
Sfortunatamente la Stanford ha poi segnato un doppio bogey dopo due putt per chiudere la 18 del secondo giro del Women’s Open.
Da una prospettiva sulle Regole, questo strano episodio solleva diversi punti:
- Una palla è Fuori Limite quando si trova interamente fuori limite (Definizione di Fuori Limite).
- Gli oggetti che definiscono il fuori limite (in questo caso la recinzione metellica) sono da considerarsi fissi, pertanto non si può ovviare all’interferenza con essi senza penalità (Definizione di Fuori Limite).
- Un giocatore può stare fuori limite per giocare una palla che si trova entro i limiti del campo (Definizione di Fuori Limite).
- Un giocatore può colpire la palla con qualsiasi parte della testa del bastone, purchè la palla sia colpita nettamente (Decisione 14-1/1).
- Un giocatore può colpire nettamente una palla anche se altro materiale (ad es. una recinzione) interviene tra la palla e il proprio bastone (Decisione 14-1/5).
- Se una palla è mossa da un agente estraneo, non vi è penalità e la palla deve essere ripiazzata (Regola 18-1).
- Se un giocatore gioca una palla il più vicino possibile al punto dove per ultimo ha giocato la palla originaria senza prima annunciare che sta giocando una palla provvisoria, tale palla non è una palla provvisoria, ma diventa la palla in gioco con la penalità di colpo e distanza (Regola 27-2a).
Buon gioco! 🙂
Immagine e testo tratti dal blog di B.Rhodes, con la sua gentile autorizzazione.