Succede spesso durante le gare di circolo, meno nei tournaments dei professionisti, ma qualche volta accade proprio nei major più importanti.
Il professionista scozzese Martin Laird, che gioca principalmente nel Tour americano, è stato penalizzato di un colpo per aver infranto una regola per la quale molti golfisti sono colpevoli, ma meno penalizzati:la Regola 12-2.
Durante il terzo giro dell’Open Championship a Muirfield, egli non ha avvisato i compagni di gioco e tanto meno l’arbitro che li accompagnava che stava procedendo nell’identificazione della palla che si trovava nell’erba alta.
Il giocatore scozzese aveva appena segnato un 9 da incubo alla buca precedente quando ha giocato sia il primo sia il suo secondo colpo nell’alta festuca del rough alla buca successiva.
Egli quindi non ha applicato i requisiti della Regola 12-2 nella procedura di identificazione della palla, che cita testualmente:
“(…) Se un giocatore ritiene che una palla ferma possa essere la propria, ma non riesce a identificarla, il giocatore può alzarla per l’identificazione senza penalità. Il diritto di alzare la palla per identificarla è in aggiunta alle azioni permesse secondo la Regola 12-1.
Prima di alzare la palla, il giocatore deve annunciare la propria intenzione al suo avversario in match play o al suo marcatore o a un compagno di gioco in stroke play e marcare la posizione della palla. Poi egli può alzarla e identificarla, a condizione di dare al proprio avversario, marcatore o compagno di gioco l’opportunità di osservare mentre la palla viene alzata e ripiazzata. Quando è alzata secondo la Regola 12-2, la palla non deve essere pulita più di quanto è necessario per poterla identificare (…)”
Martin Laird ha insistito sul fatto che aveva annunciato di essere in procinto di alzare la propria palla per l’identificazione, ma non si è rivolto al compagno di gioco, Dustin Johnson o all’arbitro che li seguiva, che non hanno sentito nulla.
In ogni modo, oltre all’annunciare l’intenzione, è importante anche seguire l’intera procedura, cioè, dopo aver annunciato di voler identificare la palla, permettere all’avversario, nel caso del match play, o al marcatore o al compagno di gioco in stroke play, di poter osservare la procedura del marcare, alzare, identificare e, se la palla è quella propria, ripiazzare correttamente.
Notate che secondo la Regola 12-2, la palla non può essere pulita al di fuori di quel tanto che consenta di poterla identificare.
Quando un giocatore omette di rispettare l’intera procedura o parte di essa oppure se alza la propria palla senza una buona ragione per farlo, egli incorre nella penalità di un colpo.
Quello che è accaduto al giocatore scozzese che avrebbe potuto evitare questa indesiderata penalità se avesse agito correttamente.
Tutto chiaro? Buon gioco, intanto! 😉