C’è un argomento in particolare nelle Regole del Golf la cui comprensione è difficile non a pochi golfisti e che interessa un’area importante da comprendere al meglio se si vuole giocare nel modo più corretto:
il punto più vicino dove ovviare all’interferenza.
Il motivo della sua importanza è dato dal fatto che non si possono giocare molti giri senza incorrere prima o poi in una circostanza dove si richiede di droppare avendo stabilito il punto più vicino dove ovviare all’interferenza. Ci sono quattro situazioni dove entra in gioco il punto più vicino dove ovviare all’interferenza:

  • Interferenza con il lie della palla, lo stance o lo swing che si intende effettuare da un’ostruzione inamovibile. Esempi di ostruzioni inamovibili possono essere: strade e sentieri pavimentati artificialmente, qualsiasi costruzione presente sul campo che non sia stata dichiarata dal Comitato come parte integrante del percorso, ponti, colonnine dell’irrigazione, irrigatori, qualsiasi oggetto artificiale sul campo che non sia rimovibile, quali cartelli direzionali, panchine ecc.
  • Interferenza con il lie della palla, lo stance o lo swing che si intende effettare da una condizione anormale del terreno.
    Secondo le Regole ci sono tre tipi di condizioni anormali del terreno: aree di acqua occasionale, terreno in riparazione come stabilito dal Comitato ( compreso del materiale accatastato per la rimozione anche se non marcato), buca, terreno espulso o tracce di galleria fatte da un animale scavatore, da un rettile o da un uccello.
  • Quando la palla giace su un putting green sbagliato, che per definizione è qualsiasi putting green ad esclusione di quello della buca in cui si sta giocando e che include qualunque putting green di pratica.
  • Quando è in vigore la Regola Locale che preserva le giovani piante con tutore.

Nelle prime due situazioni il giocatore può ovviare all’interferenza senza penalità droppando la palla entro la distanza di un bastone dal punto più vicino dove ovviare all’interferenza;

Nella terza situazione il giocatore deve ovviare all’interferenza per una palla che giace su un putting green sbagliato, in altre parole non può giocare la palla come si trova.

La quarta situazione prevede di ovviare all’interferenza con il lie della palla, lo stance o lo swing che si intende effettuare da giovani piante con tutore e che di solito è obbligatoria, a seconda di come stabilito dal Comitato.

Ma come stabilire il punto più vicino dove ovviare?
Quello che non tutti i golfisti conoscono è che il  punto più vicino potrebbe essere nel rough alto, al centro di un cespuglio, dietro un muro che non si trova nell’area dello swing che si intende effettuare o persino all’interno di un tronco di un albero! Il punto più vicino è il punto più vicino dove ovviare all’interferenza e spesso non è il punto più bello!
Quindi , come misurare la lunghezza di un bastone ad esempio dal punto più vicino che si trova all’interno del tronco di un albero? La risposta è che bisogna stimare la distanza, quindi se il punto più vicino è al centro del tronco dell’albero e il diametro dell’albero è della lunghezza di mezzo bastone, allora la palla sarà droppata entro l’altra metà rimanente della lunghezza di bastone dal bordo dell’albero, non più vicino alla buca ( vedere anche le Decisioni 24-2b/3.5 e 24-2b/3.7)
L’errore che molti fanno è quello di considerare che stanno ovviando all’interferenza (dalle circostanze elencate sopra) da qualcosa che rende il colpo successivo più difficile, quindi scelgono un punto più vicino che sia comodo per loro. Questo è sbagliato.
Il punto più vicino non si sceglie: è quello stabilito dalle Regole. Bisogna droppare la palla dal punto più vicino che ovvia all’interferenza non più vicino alla buca, tutto qui.
Per questa ragione è importante che prima di alzare la palla si valuti l’area dove andrà a trovarsi il punto più vicino, che può spesso essere in una posizione più sfavorevole del lie originario della palla.

La definizione di punto più vicino dove ovviare all’interferenza è qui di seguito:

“E’ il punto di riferimento per evitare, senza penalità, l’interferenza con un’ostruzione inamovibile (Regola 24-2), una condizione anormale del terreno (Regola 25-1) o un putting green sbagliato (Regola 25-3).
E’ il punto più vicino sul campo a dove giace la palla:
(i) che non è più vicino alla buca; e
(ii) dove, se la palla ivi giacesse, non vi sarebbe interferenza con la condizione dalla quale si vuole ovviare nell’eseguire il colpo che il giocatore avrebbe fatto dalla posizione originaria se la condizione non fosse stata lì.
Nota: per determinare accuratamente il punto più vicino dove ovviare, il giocatore dovrebbe usare il bastone con il quale avrebbe fatto il suo colpo successivo se la condizione non fosse stata lì, simulando la posizione per l’address, la direzione di gioco e lo swing per quel tipo di colpo. ”

Buon gioco!  🙂

 

 

 

Testo tratto dal Blog di B. Rhodes, con la sua gentile autorizzazione

 

 

 

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