In un recente articolo del mese di aprile abbiamo trattato la Regola 6-3 relativa all’orario di partenza. Oggi daremo uno sguardo ai controlli di routine da effettuare prima di un giro che consentiranno di evitare inutili penalità.

Essere puntuali sul primo tee di partenza non solo vi fa evitare la possibilità di incorrere in penalità per ritardo alla partenza, ma offre del tempo prezioso per leggere le Regole Locali, per controllare e contare i vostri bastoni e mettere un segno di identificazione sulla vostra palla prima di iniziare il giro convenzionale.
Poichè si sono verificati non pochi casi persino tra professionisti di alto profilo, questo è importante soprattutto riguardo al numero di bastoni trasportati in sacca.

L’irlandese Michael Hoey è stato squalificato dall’Irish Open del 2009 per aver giocato con 15 bastoni in sacca. Il giocatore ha guardato nella sua sacca dopo aver giocato diverse buche durante il secondo giro di gara per scoprire che era oltre il limite concesso, ma poichè non aveva aggiunto nè sostituito bastoni se non durante il giro di pratica, ha realizzato che aveva 15 bastoni anche quando ha firmato lo score del primo giro.
Di conseguenza, Hoey è stato squalificato secondo la Regola 6-6d per aver firmato uno score sbagliato non avendo incluso la penalità prevista dalla Regola 4-4a nel primo giro.

Hoey non è stato il solo a soccombere in questa situazione.
Probabilmente il caso più memorabile di infrazione alla Regola 4-4a è accaduto durante l’Open Championship del 2001 disputato al Royal Lytham & St. Annes:
Ian Woosnam aveva appena iniziato il giro finale come co-leader del torneo imbucando un birdie alla prima buca par 3, un inizio perfetto per il suo ultimo giro.
Tuttavia, sul tee della seconda buca, il suo caddie si accorge che Woosnam aveva 15 bastoni nella sacca. Oltre a un ovvio disappunto, Woosnam è incorso in due colpi di penalità segnando un bogey 4 alla prima buca al posto dell’ effettivo birdie 2.

Un’altra procedura da effettuare sul primo tee di partenza è quella di assicurarvi che la vostra palla sia facilmente identificabile. Molti golfisti giocano con la stessa marca e numero di palla, dunque la responsabilità del giocare la palla giusta rimane al giocatore stesso. E’ bene, quindi, che ogni giocatore apporti un segno di identificazione sulla propria palla. Questa procedura non è obbligatoria, ma è fortemente raccomandata, in quanto se non riuscite a identificare la vostra palla essa è considerata persa (Regole 12-2 e 27-1).

Jerry Kelly ha tratto beneficio da questo durante l’Honda Classic del 2011. Egli era sicuro che la propria palla giaceva su un albero. Se egli non avesse potuto identificare la propria palla, secondo la Decisione 27/15 essa sarebbe stata considerata persa e avrebbe dovuto procedere secondo colpo e distanza.

Kelly poteva vedere una palla infossata nell’albero in alto, ma non poteva riconoscere la linea verde di identificazione a occhio nudo, così cerca di identificare la propria palla con l’aiuto di un binocolo, senza risultato. Uno spettatore gli suggerisce di dare un’occhiata a una fotografia scattata da uno dei fotografi ufficiali presenti sul campo ed è stato solo allora, con l’immagine ingrandita della palla sullo schermo, che il giocatore ha potuto riconoscere che quella effettivamente era la propria palla avendo visto il segno verde che aveva messo su di essa e che definitivamente l’identificava.
Kelly quindi prende un’altra palla dalla sacca e mostra all’arbitro come avrebbe messo il segno di identificazione sulla palla. Alla fine si è deciso che in effetti quella sull’albero era la palla del giocatore e a quel punto Kelly ha potuto dichiarare la propria palla ingiocabile e, con la penalità di un colpo, droppare una palla entro la distanza di due bastoni dal punto sul terreno immediatamente sotto a dove si trovava la palla sull’albero. La Decisione 28/11 chiarisce questa procedura.

E’ consigliabile anche leggere le Regole Locali sullo score, su qualsiasi bacheca o su un foglio fornito dallo starter prima di giocare. Le Regole Locali emanate dal Comitato secondo la Regola 33-8 riguardano le condizioni specifiche uniche per quel campo.
Per esempio, l’area specificata nella quale piazzare la palla secondo la Regola Locale in relazione alle regole invernali può variare da campo a campo in quanto non esiste una ferrea regolamentazione su questo. E’ compito del Comitato determinare e chiarire questo nelle Regole Locali.

Se Ryuji Imada avesse controllato le Regole Locali prima di giocare dalla prima area di partenza del Mission Hills Star Trophy in Cina nel 2010, avrebbe sicuramente evitato una penalità enorme. Imada era convinto che avrebbe potuto piazzare la palla entro la distanza di un bastone dal punto originario, ma le Regole Locali del torneo stabilivano che il piazzamento della palla avrebbe dovuto essere effettuato entro la distanza di uno score. Ad Imada sono stati assegnati 26 colpi di penalità, due colpi per ciascuna delle 13 volte che egli ha piazzato la propria palla oltre la distanza stabilita!  😀

In conclusione, ecco i tre punti chiave prima di iniziare il vostro giro:

  • Leggete le Regole Locali in bacheca o sullo score.
  • Mettete un segno di identificazione sulla vostra palla: molti golfisti giocano con la stessa marca e numero di palla, quindi se non riuscite a identificare la vostra palla, essa è considerata persa.
  • Contate i vostri bastoni: vi è concesso un massimo di 14 bastoni.

Buon gioco!  😉

 

 

 

Immagini e testo tratti da randa.org

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