Le Regole del Golf originali emanate dal Honourable Company of Edimburgh Golfers nel 1744 erano inizialmente 13.
Il libro delle Regole del Golf di oggi contiene 34 Regole con oltre 200 sezioni e sotto sezioni, in totale più di 20.000 parole. Non c’è quindi da meravigliarsi che molti golfisti non si curino per niente di leggere il libro delle Regole e che persino esperti riconosciuti spesso siano in disaccordo sull’interpretazione di alcune di esse.
Nel 1982, come risultato della collaborazione tra l’USGA e Golf Magazine, a George Peper, il suo direttore responsabile, fu richiesto di scrivere un riassunto semplificato di quelle Regole che influenzano molto spesso la maggior parte dei golfisti. Più recentemente, Links, un’altra rivista specializzata americana, ha sposato questa causa e si è unita all’USGA per divulgare la versione originale unitamente ad alcuni piccoli emendamenti.
George Peper prevedeva che se tutti i golfisti avessero imparato queste dieci Regole d’oro, essi sarebbero stati in grado di risolvere il 90% degli “incidenti” sulle Regole che i golfisti incontrano frequentemente sul campo durante un giro convenzionale. Eccole elencate qui di seguito così come sono state scritte:
1. Giocate la palla come si trova.
2. Non muovete, piegate o rompete alcuna cosa vegetante o fissa, eccetto che nel prendere correttamente lo stance. Non schiacciate alcuna cosa.
3. Potete alzare oggetti naturali non fissi o vegetanti, eccetto in un ostacolo d’acqua o bunker. Non c’è penalità.
4. Gli oggetti artificiali movibili possono essere rimossi. Per gli oggetti inamovibili potete ovviare all’interferenza droppando entro la distanza di un bastone dal punto più vicino che ovvia all’interferenza che non sia più vicino alla buca, eccetto se l’oggetto inamovibile si trova in un ostacolo d’acqua o se tali oggetti definiscono un fuori limite. In un bunker dovete droppare nello stesso bunker. Non c’è penalità.
5. Potete ovviare all’interferenza da acqua occasionale, terreno in riparazione, buche o terreno smosso di animale scavatore dappertutto a eccezione di un ostacolo d’acqua.
Sul green piazzate la palla nel punto più vicino che ovvia all’interferenza, non più vicino alla buca; altrove droppate entro la distanza di un bastone dal punto più vicino, non più vicino alla buca che ovvia all’interferenza. In un bunker, dovete droppare in bunker. Non c’è penalità.
6. In un ostacolo d’acqua o in un bunker non toccate l’acqua o il terreno con la vostra mano o con il bastone prima del colpo.
7. Se avete mandato la vostra palla in un ostacolo d’acqua e non potete trovarla o giocarla, potete droppare una palla dietro il punto dove la palla per ultimo ha attraversato il margine dell’ostacolo d’acqua mantenendo tale punto direttamente tra la buca e il punto in cui la palla viene droppata oppure giocare una palla dal punto da dove avete effettuato il colpo precedente. Sull’area di partenza potete supportare la palla. La penalità è di un colpo. Se avete mandato la vostra palla in un ostacolo d’acqua laterale, in aggiunta alle opzioni previste per l’ostacolo d’acqua potete droppare una palla entro la distanza di due bastoni da e non più vicino alla buca del punto in cui la palla originaria ha attraversato per ultimo il margine dell’ostacolo d’acqua o di un punto sul margine opposto dell’ostacolo d’acqua equidistante dalla buca. La penalità è di un colpo.
8. Se avete mandato la vostra palla fuori limite o non l’avete trovata entro i cinque minuti previsti per la ricerca, aggiungete un colpo di penalità, tornate indietro e droppate una palla nel punto in cui avete giocato il colpo precedente. Sull’area di partenza potete supportare la palla. Se pensate che la vostra palla possa essere fuori limite o persa al di fuori di un ostacolo d’acqua, giocate una palla provvisoria prima di andare a cercare la vostra palla originaria.
9. Se ritenete che la vostra palla sia ingiocabile, allora dovete, con un colpo di penalità, o giocare una palla da dove avete giocato il colpo precedente, o in alternativa droppare una palla dietro al punto in cui giaceva la palla mantenendo quel punto direttamente tra la buca e il posto in cui viene droppata la palla senza alcun limite a quanto dietro quel punto la palla possa essere droppata, oppure droppare una palla entro la distanza di due bastoni dal punto in cui giaceva la palla , ma non più vicino alla buca. Se la palla si trova in un bunker e scegliete le due opzioni alternative a quella di giocare dal punto dove avete giocato il colpo precedente, dovete droppare nel bunker. Se non riuscite a giocare la vostra palla che si trova in un ostacolo d’acqua, vedete la regola d’oro numero 7.
10. Potete riparare i segni dell’impatto della palla o i tamponi delle vecchie buche che si trovano sulla vostra linea del putt, ma non i segni dei chiodi.
Buon gioco allora! 😉
tratto dal blog di B. Rhodes
Da arbitro con simpatia a George Peper:
Il punto 1 andrebbe tatuato sulla pelle con il fuoco agli illegalmente “bravi” a muoverla comunque.
Il 2 invece innestato nel cervello a quelli che per prendere lo stance o l’address piroettano come dei ballerini ( se vedi dal lato opposto di un cespuglio sembra ci sia una collutazione all’interno). I punti 3,4,5, creano un tale stupore nel giocatore per la semplice affermazione: nun c’è nniente da pagà…
Il punto 6 dovrebbe servire a quelli che sentono talmente pesante il bastone in mano…..
Il punto 7 lo recito ogni volta lentamente come un mantra al giocatore il quale alla fine dopo un secondo di pausa mi chiede:” Si, ma dove droppo ? ( aaarrrrggghhhh!!!!)
Il 9 il giocatore non vuole applicarlo mai perchè manca la parolina magica no penalty.
Il 10: ” Ma non erano segni di chiodi, chi le porta più le scarpe chiodate?” 🙂
😀